giovedì 26 aprile 2007

engagée

eco dei passi nella stanze vuote
fruscio delle ruote sull'asfalto secco
pedalate fluide lungo i binari
voglia di caffè, per tenermi gli occhi aperti
ma forse più desiderio di tenerli chiusi, ma non da soli
un filmetto di una commediola stupida che mi fulmina nella banale semplicità della soluzione
ma non voglio crederci
e farcisco panini e servo couscous benefit antifa
in fondo, il venticinque aprile non è un giorno qualsiasi
e un concerto punk è sicuramente meglio delle vuote parole istituzionali, meglio di chi prova ad irrigidire dietro i monumenti di pietra e marmo il cuore pulsante della ribellione contro ogni fascismo
eppure non è questo che si cela in primo piano dietro il mio sipario, ormai non è altro che uno sfondo interiorizzato dal quale non posso staccarmi. e, su di esso, parole sorrisi e un pizzico di solitudine, perchè mi accade sempre di sbattere contro briciole di depressione in mezzo al mare della serenità.

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