mi rileggo e sono serena (no, niente giochi di parole)
non ho ancora esaurito la stanchezza accumulata, ma sono felice di averla raccolta
perchè non è stata da sola su un libro o una scrivania, no, piuttosto a ridere e scherzare innaffiati di vodka lemon, olive, caffè e pizza
con inaudita serietà a risentire un po' preoccupata "che ne faremo delle camicie nere" e poi vedere davvero gli sbirri caricare e sentirmi dare dall'idiota da un digos dimmerda (che è stato puntualmente informato della sua condizione). e fuggire alla proprietà cambiandomi t-shirt nel bagno, dopo essere entrata a sgamo, grazie ad un'amica, alla fiera del libro
tirare un carrello di una spesa per una cena a cui non credo di riuscire ad andare, più assonnata di quanto posso essere su un bus svegliandomi di soprassalto solo a grido "biglietti prego", ma è uno scherzo, per fortuna
certo, forse non è la stessa cosa che camminare 48 ore insonne in una manifestazione oceanica in compagnia di pensieri caldi e morbidi, ma nel frattempo è l'aria ad essersi scaldata e non sono mai stata così illusa da credere ciecamente in quella sofficezza.
martedì 15 maggio 2007
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