mercoledì 20 dicembre 2006

impalpabile sorriso

un cielo di giano, grigio e rosa, sipario delle montagne innevate da una parte ed azzurro sui campi nel resto dell'emisfero
riflette un po' la pozza dei miei pensieri, attorcigliati soffici come nuvole senza forma
sentire al telefono e sorridere al di la della cornetta di chi, con qualche mese in meno di me, si sente sfuggire la giovinezza, sospesa nel vuoto di gesti ripetuti giorno dopo giorno, ricercando il caldo di una sicurezza che diviene inconsapevolmente prigione.
e mi chiedo se io l'ho abbattuta quella gabbia di ennui contro cui si scontra il cranio di baudelaire ed il petto dell'aquila dalle ali tarpate di byron. ed in attesa di vedere spianate le mura reali di cemento ed acciaio che recludono e spremono il corpo di chi dovrebbe godere della libertà, ho preso a picconate quelle assai più esili della mia esistenza. il lavoro è ancora lungo, ma scavalcandole, posso sorridere e rimbalzare sulle piume della spes. che forse è solo illusione, ma finchè non lo so, non posso far altro che canticchiare felicemente assorta.

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